Concorso di progettazione. Ampliamento del Museum d’Histoire Naturelle con annessi nuovi servizi di Ginevra. Tra le diverse opzioni per la posizione dell’estensione del museo, il progetto ha scelto di inserirsi nel parco, lungo il museo esistente. Infatti, l’edificio si sviluppa in continuità con i livelli sotterranei, seguendo la topografia naturale del sito. Inoltre, la superficie occupata dall’edificio è restituita al parco grazie a una copertura quasi interamente accessibile al pubblico. Questa è concepita come estensione degli spazi esterni del museo, ovvero il parco e il piazzale d’ingresso.
L’impianto architettonico riprende le direttrici principali dei volumi esistenti, rispettando tuttavia la presenza degli alberi di pregio. All’ingresso del museo, la copertura accessibile diventa un prolungamento del piazzale, offrendo quindi nuovi spazi praticabili per relax o esposizioni all’aperto. Inoltre, la parte interrata, destinata esclusivamente alle collezioni, garantisce un’integrazione ottimale nel paesaggio, riducendo al minimo l’impatto visivo del grande volume creato. A nord, il volume che emerge dal terreno ospita gli spazi destinati al personale, beneficiando così di luce naturale grazie alla vicinanza con il fabbricato scientifico e alla corte di servizio. Inoltre, lungo la facciata ovest del nuovo edificio, un “vuoto” ventilato assicura una naturale aerazione per i locali seminterrati, fornendo al tempo stesso illuminazione naturale per le aree di circolazione ai livelli interrati e spazio per alcuni impianti tecnici.
In aggiunta, l’ampliamento prevede lo spostamento di un piccolo edificio tecnico VPP in un nuovo volume autonomo, accessibile dal parco e integrato nella zona più tecnica del sito. Le connessioni funzionali, inoltre, sono ottimizzate attraverso un collegamento diretto tra i fabbricati scientifici ed espositivi. Infine, gli accessi principali si trovano al livello interrato, mentre un accesso secondario garantisce un’autonomia per alcune aree specifiche, come le camere per gli ospiti. La copertura del nuovo edificio funge anche da uscita di emergenza per il piano terra del museo, garantendo una piena integrazione tra nuovo e preesistente.