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Piazza del Quadrato - Latina

Concorso di progettazione a procedura aperta in due gradi 

per la riqualificazione architettonica e funzionale del complesso immobiliare Ex Opera Nazionale dei Combattenti

L’intervento si propone l’ambizioso intento di risanare oltre all’edificio Stallino, un intero isolato oggi chiuso al pubblico se non per una minima parte verde di pertinenza del Museo della Terra Pontina. Il progetto urbano e di conseguenza architettonico punta a valorizzare una qualità intrinseca dell’isolato, cioè il suo patrimonio verde, oggi intercluso.
Il Complesso, denominato “Stallino“, è quello che richiede una maggiore quantità d’interventi in termini di restauro delle strutture prima e del progetto di riuso dopo. Tutto il livello zero è caratterizzato da una completa apertura verso l’interno dell’isolato caratterizzato dalla presenza di una pluralità di funzioni, sono infatti presenti orti didattici, uno spazio dedicato alla pratica dello skate, spazi per attività sportive e per il relax. In generale uno spazio dedicato alla vita della comunità che, utilizzando questo spazio, contribuirà allo sviluppo sempre più sicuro di questa parte di città. Questo genera un continuum funzionale che partendo dallo Stallino, trapassa tutto il paesaggio costruito all’interno, tocca il
Museo della Terra Pontina e viceversa. Un isolato perfettamente poroso e permeabile sia dal punto di vista morfologico del costruito ma anche dal punto di vista sociale. Considerando il peso storico nel tessuto di Latina, l’intervento mira a ristabilire l’identità di questi caratteri architettonici tramite la loro conservazione rimettendo la volontà progettuale in mano ai principi del restauro di tali monumenti, intesi proprio come quelle parti di tessuto che costituiscono parte del valore collettivo.

Luogo: Latina (RM)

Anno: 2021

Committente: LAZIOcrea S.p.A.

Premio: Secondo classificato 

Team: Arch. Antonello Stella, Arch. Simone Braschi, Arch. Alessandro Argentesi, Arch. Carmelo Gagliano, Arch. Lorenzo Lucchiari

con Wise Design (Arch. Simone Bove, Arch. Stefano Balzanetti, Arch. Alessandro di Mario) e dott. Arch. Matteo Cibelli 

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