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Ex Istituto Angelo Mai - Rione Monti 

Concorso di progettazione a procedura aperta in due gradi 

per il recupero e riqualificazione del giardino dell'ex istituto Angelo Mai e dell'ex cabina sottostazione da destinare a palestra scolastica

Il progetto parte dall’interpretazione del peculiare tessuto urbano settecentesco di Rione Monti per l’elaborazione sia della configurazione del parco che della struttura del nuovo Centro Servizi ‘Angelo Mai’. Il tessuto urbano diviene motivo geometrico di elementi lineari che si dispongono intorno ad un fulcro, che rappresenta il cuore del rione. Questo si traduce in una composizione vegetale e minerale che definisce il disegno del Giardino Angelo Mai. Fasce connotate in maniera differente per altimetria, porosità, materiale e funzione, il cui ritmo scandisce il passaggio dal fronte su via Clementina fino a quello di via Labre e su cui si innestano filari alberati che, come quinte, si dischiudono al centro, intorno al monumento a Giuseppe Labre. Il filare si infittisce verso i margini, e il terreno forma un dosso, racchiudendo l’area in una cortina vegetata rispetto al fronte edificato. Il progetto della nuova palestra si definisce come un elemento al tempo stesso di contatto e di confine, tra il nuovo giardino pubblico, l’ex istituto Angelo Mai, e via Clementina. Dato il particolare dislivello topografico, palestra e servizi si articolano in modo strutturato seguendo la variazione delle altezze presenti. L’edificio funge, così, da spazio filtro, da portale d’accesso e da ‘muro di contenimento’ ai futuri Giardini Angelo Mai. Proprio per questa funzione di ‘contenimento’ si mantiene solido sul fronte stradale di via Clementina mentre è sul lato del giardino che si rende permeabile e guarda, attraverso le quinte alberate, al cuore del nuovo spazio pubblico.  Sul fronte di via Clementina viene ricavato uno spazio coperto, che funge da riparo agli studenti ed agli sportivi, mentre l’accesso a persone con ridotta capacità motoria è garantito tramite un ascensore ad uso pubblico, con accesso indipendente, che sbarca sul ballatoio coperto, schermato al piano primo da un diaframma in facciata. L’articolazione dei percorsi al piano primo, definisce in pianta una distinzione tra spazi più o meno aperti al pubblico. Il manufatto architettonico è pensato, dunque, come cerniera urbana, tra via Clementina ed i nuovi giardini, aprendo di fatto un corridoio verde che collega via Labre con via Clementina

Luogo: Rione Monti - Roma (RM)

Anno: 2021

Committente: Municipio Roma I Centro 

Team: Arch. Antonello Stella, Arch. Simone Braschi, Arch. Altea Panebianco, Arch. Lorenzo Fantino, Arch. Lorenzo Lucchiari

con dott. Arch. Matteo Cibelli, Atelier Crilo 

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