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Porta Barete Rinasce 

Concorso internazionale di progettazione in due gradi per la riqualificazione urbana dell’area di Porta Barete nel Comune di L’Aquila

L’Aquila nasce come città ‘per parti’ caratterizzate dalla presenza generalmente di una chiesa, una piazza e una fontana, espressione delle diverse comunità che la edificavano.  Le mura, quindi, furono edificate non solo per assolvere ad un ruolo di difesa ma anche unificatore tra queste e di tramite con i centri extramoenia di origine. Ciò si traduce nell’impianto della città, organizzato da direttrici che guardano al territorio circostante. L’Aquila è quindi il risultato di questo rapporto tra Città e terriorio, il cui punto di contatto si realizza nelle Porte. Rapporto che nella contemporaneità viene tradito da una non continuità tra il ‘centro’ e la più immediata ‘periferia’, che continua però a diramarsi lungo quelle stesse direttrici storiche.

Il progetto parte proprio dal riconoscimento di tale funzione regolatrice tra sistemi diversi svolta dalla Porta, per ricostituirne la centralità intorno alla quale risignificare gli ambiti in cui si suddivide l’area di intervento. Le mura e via Roma sono quindi le direttrici principali del progetto  che hanno in Porta Barete il punto di contatto che le mette a sistema.

Le mura. Il progetto di fruizione delle mura e la volontà di ricostituirne la continuità ha per obiettivo la valorizzazione del monumento e la ridefinizione del suo ruolo di limite della città storica e contatto con la città contemporanea oltre che di punto di osservazione privilegiato sul territorio circostante. L’intervento attraverso l’estensione del percorso pedonale-paesaggistico di sottomura e sopramura, già previsto per il comparto di Viale Croce Rossa, mira alla realizzazione di un Parco delle Mura accessibile, continuo e verde.

Via Roma. Il tracciato della via medievale, liberata dal traffico automobilistico e dal cavalcavia di via Vicentini, diventa l’asse verde di accesso pedonale al Centro Storico. L’organizzazione a terrazzamenti dell’area vuole richiamarne la destinazione storica ad orti comunali e attraverso la ricostruzione delle isoipse dell’area precedenti al viadotto ricerca una continuità dei percorsi che ne favorisca l’accessibilità. Lungo questo asse vengono collocati i servizi principali e vi è la definizione di un nuovo spazio pubblico di riferimento per il quartiere e la città, Piazza di Santa Croce, e la riprogettazione della piazza commerciale del Complesso di via Roma.

Porta Barete. Ripristinata con un approccio critico alla configurazione antecedente la costruzione del viadotto, torna ad assumere il ruolo di porta urbica di accesso alla città e di cuore dell’intervento. Qui si incontra il sistema di percorso di accesso alla città rappresentato da via Roma, lungo cui, proseguendo,si  incontra l’intersezione rinascimentale con il cardo principale dei Quattro Cantoni da cui attraverso Via Fortebbraccio si giunge a Porta Bazzano, altro nodo importante nel rapporto tra città e territorio e le mura, che la collegano da un lato con la Fontana delle 99 Cannelle e dell’altro con Porta Branconia e Fontana Luminosa.
 

Luogo: Aquila (AQ), Italia 

Anno: 2020

Committente: Comune di Aquila

Premio: Terzo premio

Team: Antonello Stella (capogruppo): Arch. Antonello Stella, Arch. Simone Braschi, Arch. Altea Panebianco, dott. Arch. Milena Petkovic

con Arch. Marco Jacomella, Arch. Giustino Vallese, Arch. Roberto Ricci 

Superficie: 16.523 mq

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