
Grande MAXXI
Concorso internazionale d’idee in unico grado
per la realizzazione di un edificio multifunzionale, di un sistema di verde e spazi pubblici nell’area del MAXXI di Roma.
Il progetto del Grande MAXXI, estensione funzionale, formale e concettuale del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, che ospiterà il nuovo HUB Tecnologico e verde si pone l’obiettivo di completare il “sistema MAXXI”, consistente nel ridisegno del fronte e della sequenza degli spazi pubblici del museo, e nella costruzione di un centro dedicato alla ricerca, alla formazione e alla conservazione del contemporaneo. Un luogo che vuole farsi volano attraverso l’esperienza dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, funzionalizzandola per asservire alle attività del MAXXI, in completamento del quadrante Flaminio, insieme alla futura realizzazione della città delle scienze.
Il progetto è composto di un sistema del verde pensato in rapporto con il nuovo edificio, che comprende i laboratori, le aule e i depositi, ma sopratutto in relazione con l’architettura iconica del MAXXI e il suo contesto urbano in perpetuo cambiamento.
L’edificio che si sviluppa sull’area di espansione a l’Este del Maxxi, è pensato come un edificio denso per offrire l’opportunità di creare una piazza rialzata in continuità del sistema del verde, ampliando cosi la sequenza degli spazi pubblici e comuni. La tipologia del edificio e la sua pelle di alluminio generano una nuova quinta urbana, e quindi una nuova connessione con il museo e il suo quartiere.
Questa soluzione e stata possibile grazie alla scelta d’interrare in parte i depositi, che se danno da vedere, cosi messi in ripresentazione sia dal interno che dal esterno del edificio. Questo provoca allora una fluidificazione e una disposizione degli spazi innovativi, laboratori e aule, sui piano superiori, distribuiti con una dorsale centrale molto tecnica. Quest’ultima sta anche collegata ai spazi di servizi, inseriti sul retro del complesso.
L’insieme di questa configurazione offre l’opportunità di sviluppare spazi verdi accessibile anche al’interno del’edificio, propongono un terrazzo pensile in continuità del podio al piano superiore, un patio collegato ai laboratori ma anche un tetto giardino accessibile.
Il sistema B invece è pensato secondo un schermo urbano costituito di una sequenzia del verde che delimita chiaramente lo spazio pubblico. A vocazione di venire in supporto di un museo a cielo aperto, la sua pianta in L permette di mantenere in dialogo l’intero sistema. E concetto con l’individuazione di spazi pubblici tematici differenti a seconda delle funzioni genera tre spazi che caratterizzano la sequenza: il giardino semi umido fiorito associato al giardino acquatico, il giardino mitigativi e la piazza dinamica collegata all’edificio. Ciascuna di queste aree, infatti, è caratterizzata da elementi specifici ed eterogenei che variano dalla vegetazione agli attrezzi urbani per uso pubblico. In questo senso, gli schermi urbani previsti da progetto, che vanno a delimitare il sistema, consentono di espandere visivamente questi spazi grazie alle superficie specchianti che li riflettono ampliandoli in profondità.
Luogo: Roma (RM)
Anno: 2022
Committente: Comune di Roma
Team: Arch. Antonello Stella, Arch. Simone Braschi, Arch. Nadia Piton, Arch. Alessandro Argentesi, Arch. Michele Croce, Arch Francesca Cosentino, Arch. Lorenzo Lucchiari
con dott. Arch. Laura Billy







