top of page
ELEVATION_02.jpg

Casa Museo Antonio Gramsci 

Concorso internazionale di progettazione in due gradi “Da Ghilarza al mondo: il polo museale Antonio Gramsci”

Pensare un Museo dedicato ad una figura particolare ed importante della storia del pensiero occidentale implica necessariamente indirizzare la riflessione progettuale verso la ricerca di una possibile consonanza, attinenza, finanche adesione o comunque una qualche relazione, tra l'immagine architettonica del luogo che ospita il ricordo di tale figura e l'immaginario che la stessa figura produce nella collettività. Il progetto per una Casa Museo di Antonio Gramsci dedicata, si pone quindi nell'aporia di voler tentare di tradurre in termini spaziali e materiali e quindi misurabili un pensiero che al contrario ha fatto della propria istanza di liberazione da confini materiali e persino coercitivi un vero e proprio principio di esistenza, facendo diventare quindi l'architettura strumento involontario di costrizione. Il progetto, conscio dei propri limiti reali, altro non è che un tentativo, di evocare, attraverso degli elementi architettonici necessariamente finiti connessi ad una iconografia (sintetizzata anche nello studio del logo), un universo emozionale e denso come quello gramsciano. Da qui l’assonanza di non confinare, la grande mente, passivamente in uno spazio costretto, ma orientarsi verso una concezione dinamica di museo fatto di territori, comunità, storia, ovvero una rete di linguaggi museali innovativi atti a restituire un’eredità culturale. Proporre nuove relazioni a scala urbana per il museo significa portare il museo nella vita quotidiana della città, coinvolgendo il tessuto limitrofo, ma anche tutte le altre realtà presenti a Ghilarza, paese d’Infanzia di Gramsci, e i luoghi fisici delle memorie di Gramsci. Nel ripensare connessioni, relazioni e spazi una delle maggiori criticità si è riscontrata nell’allineare i diversi dislivelli presenti. Dunque gesti linearie geometrici di raccordo disegnano le aree esterne. Gli spazi esterni, come il racconto e l’immagine coordinata rimandando continuamente per evocazione e sensazione a Nino (cortile), Gramsci (corte) e Icona (piazza). 

Luogo: Ghilarza (OR), Italia

Anno: 2021

Committente: Unione dei Comuni del Guilcier

Premio: Terzo premio (Selezionato in seconda fase) 

Team: Arch. Antonello Stella, Arch. Simone Braschi, Arch. Michele Croce, Arch.Alessandro Argentesi, Arch.Carmelo Gagliano, Arch. Chiara Finizza, Arch. Sixin Liang 

con Arch. Gabriele Toneguzzi, Ing. Narciso Piras, Gaia Rita Grespan

bottom of page